mercoledì 23 maggio 2012

Trasloco!

Il blog si è spostato all'indirizzo 


Vi ringrazio.

Beatrice M.

venerdì 11 maggio 2012

Borgomarina, X edizione

Ieri sera sono stata a Cervia, per una passeggiata sul porto canale e mi sono imbattuta in una serie di mercatini ed esposizioni chiamata Borgomarina Vetrina di Romagna.
Chiaramente sono stata subito entusiasta e ho iniziato a curiosare fra gli oggetti e a chiedere informazioni ai commercianti. 


Il 10 maggio è proprio la data di inizio della manifestazione che si ripeterà ogni giovedì fino al 27 settembre. 
I mercatini dell'artigianato si uniscono a quelli dei prodotti tipici e fanno da sfondo piccoli eventi organizzati dai bar e ristoranti della zona.
Oltre alle innumerevoli artigiane che realizzavano monili e piccole borse, sono stata colpita dai vini e liquori di Angelo Babini, oltre che dalla disponibilità del ragazzo a raccontarci la storia di quell'azienda che sembra essere la sua passione. 





Non ho potuto far altro che ascoltare con quanto orgoglio descriveva Prugnolino, Nocino e Feuilles de Cerises, quello dal quale sono rimasta più incuriosita, forse perché abbinabile al cioccolato fondente e ai cantuccini? O forse perché prodotto in romagna sin dal 1797? 




 



La produzione di questa piccola azienda artigianale si compone di liquori tradizionali romagnoli, che rischiano di scomparire dalle dispense ed essere dimenticati, se non fosse per Slow Food Ravenna che ha incoraggiato la produzione artigianale di queste rarità. Complimenti!

E cosa dire di queste marmellate? Sono prodotte da Ca' delle Vigne a Masso di Vecchiazzano.





Per concludere la serata nel migliore dei modi sono stata Al Porto, un wine bar fra i miei preferiti e come sempre il vino consigliato è il migliore. 




INDIRIZZI UTILI:

Borgomarina, 48015 Cervia (RA)

Le ricette di Angelo Babini

Al Porto Wine Bar
Lungomare D'Annunzio, 2 Cervia (RA)



mercoledì 25 aprile 2012

Cosa cerchiamo in un viaggio?





Come si è evoluto il mercato del turismo? Com'è il turista postmoderno? Paroloni. Insomma chi è il viaggiatore di oggi?
Chiediamoci che cosa sia un turista, prima di tutto; un turista è colui che viaggia in Paesi differenti da quello in cui ha la sua residenza abituale, per un periodo di almeno una notte, ma non superiore ad un anno e il cui scopo non sia di svolgere un'attività remunerata all'interno della località di destinazione (World Tourism Organization).
Io non sono tanto a favore del turista che sale sopra al pulmino rosso, munito di macchina fotografica usa e getta e fotografa un palazzo di cui prima non conosceva nemmeno l'esistenza. (Grazie guida che esclami "Questo Palazzo è famoso!")
Fortunatamente il mercato sta parlando a mio favore. Il mercato del turismo culturale (turisti istruiti pronti ad affrontare un'offerta di qualità) oggi è in crescita (P. Dubini 2008). Le esigenze dei visitatori sono diventate sempre più complesse, non basta più contare su un ricco patrimonio di risorse artistiche e culturali per attrarre turisti: bisogna fare di più. E' necessario dare loro la sensazione di trovarsi in un luogo "unico" in cui storia, arte e tradizioni si fondono armonicamente e in cui si abbia veramente voglia di tornare. 
Per catturare visitatori oggi si ricerca lo stretto legame con il territorio, la valorizzazione del tradizionale per dare l'idea di essere immersi in qualcosa di veramente unico e irripetibile.(M. Masucci 2008)
Il contenuto esperienziale diventa quindi un fattore critico nella scelta dei prodotti artistici e culturali. Diventa fondamentale il fatto che sia disponibile una massa sufficiente di elementi di attrazione: sono la varietà e l'unicità le chiavi del successo di una destinazione. Sono gli eventi, il vino, le terme che spingono un turista a visitare il Monferrato e scoprirlo RICCO. (P. Dubini 2008)




Dopo questa premessa molto teorica ma a me cara, tanto quanto il libro dal quale l'ho tratta: "La valorizzazione delle destinazioni" a cura di Paola Dubini e Manuela De Carlo arriviamo al sodo.
Io con cultura intendo anche il cibo, il consciously eating (espressione coniata da me, non so se esista), il ricercare luoghi speciali, tradizionali, dove mangiare; non il solito posto da turisti in cui si mangia male/issimo e ci rifilano un bucatino all'amatriciana tipico italiano a.... VENEZIA o FIRENZE! E il turista di turno applaude il lauto pasto con gridolini di approvazione e torna a casa raccontando di aver mangiato very tipically. Orrore. 





Sto divangando, lo so, starei ore a pronunciarmi con cattive parole sui ristoranti per turisti. Scusate.
Ciò che vorrei sottolineare è che il cibo, la cucina, il buon mangiare sono fondamentali in Italia, un fattore quasi scontato ma che, se ben sfruttato, può diventare il segreto del successo. E' assolutamente parte della cultura: la cultura gastronomica. Da salvare, da valorizzare da premiare!
Nel novembre dell'anno scorso Adele Savarese ha pubblicato un articolo su NinjaMarketing "Sogno Vita Nova, come comunicare una destinazione nel turismo2.0" dove sottolinea, oltre al fatto che la chiave del successo è l'integrazione fra le dimensioni online ed offline, il fatto che bisogna creare una relazione continua con il turista in cui bisogna ascoltarlo. La dimensione dell'ascolto è nuova ad un mondo in cui è stato insegnato a sommergere i clienti di promozioni/informazioni, ecc. Ascoltare il consumatore, turista, viaggiatore: fondamentale. Raccontare esperienze sensoriali diventa necessario ma anche tradizioni, sensazioni, emozioni. Sono i blog gli strumenti attraverso i quali il turista si informa. Perchè? Per trovare "chicche", citando Adele. 
Il cibo è un elemento che come nessun altro sa donare emozioni, unisce le persone, permette di andare veramente al cuore di una popolazione. Siamo quello che mangiamo, no?


Quindi, basta con i sightseeing bus. Per favore!



giovedì 19 aprile 2012

Hug me machine






A Singapore, presso la National University, è stata installata una "Hug me machine" (Macchina "abbracciami") da parte di Coca-Cola e Ogilvy & Mather.
"Put a smile on your face" è la missione della campagna Open Happiness dell'azienda di Atlanta, che si vanta di possedere la formula della felicità.



Non so se la custodisca veramente ma questa curiosa installazione che regala una Coca-Cola ogni volta che la si abbraccia in un modo particolare è veramente fantastica.
Un buon esempio di come rendere interessante un prodotto che ormai è diventato parte della nostra vita, quasi non ci accorgiamo più che ci sia. La Coca-Cola la riusciamo a trovare anche nell'angolo più remoto della Terra, è ovunque, ma è ancora uno dei marchi più all'avanguardia a livello di marketing, non per niente il suo brand è al primo posto nelle classifiche mondiali di notorietà. 
Cosa dire... enjoy Coca-Cola.

venerdì 13 aprile 2012

Ing the thing


Photo by Kara's party ideas



Citando dal libro "L'economia delle esperienze" (Pine e Gilmore 1999), vorrei discutere sul concetto di Ing the thing.
Un produttore, sia esso industriale o anche un semplice negoziante del Frutta e Verdura sotto casa (aggiungo io), dovrebbe concentrarsi sull'esperienza che il cliente vive entrando nel proprio negozio o usando i propri prodotti.
Intendo il "prodotto" anche come servizio che si dona ai propri clienti, quindi anche l'atmosfera o il modo di porsi difronte a chi ci fa la concessione di prendere in considerazione ciò che vendiamo. Un prodotto moderno deve chiaramente avere caratteristiche eccezionali per quanto riguarda la tecnologia e la performance, ma ci si deve spostare quasi necessariamente sull'uso che l'individuo fa di questo bene. Bisogna prendere in considerazione chi lo usa (Schmitt 1999).
I produttori (pensiamo a chi produce attrezzi per sport estremi, in questo modo la comprensione risulta più facile )progettano creazioni per intensificare l'esperienza dell'utente (giacche, zaini, occhiali ecc.), per renderla più magnifica e indimenticabile, spostando l'attenzione dalla difficoltà dell'azione alla derivata facilità di fruizione e permettendo all'atleta di divertirsi. 
Anche i produttori di automobili esperienzializzano le loro auto, sottolineando l'esperienza alla guida: radio super tecnologiche, sedili ergonomici, sensori di parcheggio e quant'altro.
Ma è chiaro che quando ci si sposta in certi tipi di settori (benzinai, editori, elettrodomestici, meccanici) il processo diventa difficile. Come fa un produttore di elettrodomestici a intensificare l'esperienza di lavaggio, asciugatura di una lavatrice? O come fa un meccanico a esperienzializzare l'attesa di un cliente?
Dico io, forse basta mettersi nei panni di chi si reca alla lavanderia o all'officina. Cosa vorremmo trovare? Chiediamoci.
Un produttore di elettrodomestici americano (un esempio a me poco caro, ma efficace)  sostiene che oggi le persone mangino dovunque: difronte alla tv, al lavoro, in auto (ecco perché l'esempio non è di mio gradimento). Ecco perché ha deciso di produrre frigoriferi che si possono inserire nel bracciolo del divano o dietro al sedile.
Tutto questo non si prenderebbe mai in considerazione nella vecchia e arretrata mentalità industriale, concentrata sulla costruzione di frigoriferi all'avanguardia dal punto di vista tecnico.
Bisogna spostare l'occhio su cosa fanno i clienti quando usano il prodotto, qui risiede il potenziale di innovazione.
Se in veste di produttore si comincia a esperienziare , presto i prodotti saranno circonfusi da servizi che aggiungono valore all'atto di usarli e magari poi tali servizi saranno a loro volta circonfusi da esperienze che rendono l'utilizzarli più memorabile. (Pine e Gilmore 1999)

Grazie alle "Lezioni di territorio" presso la Camera di Commercio di Ferrara, un mese fa sono venuta a conoscenza di un esempio carino a supporto di questo argomento.
Il Bed and Breakfast " Casa Portagioia" in Toscana, che è al primo posto su Trip Advisor in Italia e al quarto in Europa, non è certo posizionato in una città o in luogo pulsante della modernizzazione (Castiglione Fiorentino),   ma per l'esperienza che riesce a donare è stato giudicato eccellente, per dirla con Trip Advisor.
Proseguendo nella lettura dei commenti si nota come il punto di forza siano i proprietari, il rapporto che riescono a creare, la personalizzazione in chiave relazionale di un soggiorno. Ecco cosa cerchiamo oggi: relazioni, persone, racconti, dopo  tanti giga e mega bite.

Per questo ritengo vivamente che oggi il Bello e il Moderno non risiedano nell'avanguardia tecnologica o nella modernizzazione degli ambienti (scontati), ma stia nel trovare un'emozione dentro gli oggetti, cercando di capire cosa gli utenti vorrebbero dai nostri servizi.
Forse l'innovazione è solo un sorriso quando si compra un'arancia.

venerdì 6 aprile 2012

Buona Pasqua

Volevo augurare un felice week-end di Pasqua a tutti,
sperando che sia pieno di sorprese felici.

Easter table inspiration, from Amy Atlas


Candle eggs, from Kelsey Kay



From Torie Jayne

Happy Easter to everybody 


sabato 31 marzo 2012

Cooking

Cucinare.

Cucinare per qualcuno che si ama è un momento speciale,
è come prendersi cura di esso ancor prima di sedersi a tavola.
Scegliere gli ingredienti, selezionare i gusti, gli odori, il modo di disporre nel piatto...
Dicono che sia il pensiero che conta, ed è vero.
E' il pensiero e l'impegno che si dedica alla cura degli ingredienti 
che rende speciale una cena, un pranzo, una merenda o un pic-nik.
Una tovaglia a quadri, un vasetto di marmellata, un post-it per ricordare quanto vogliamo bene alle persone per cui ci mettiamo ai fornelli.
L'amore è il primo ingrediente di ogni buona ricetta, unito alla giusta ciotola, al cucchiaio di legno del ragù della nonna, allo sbattitore per le uova un po' ammaccato, alla teglia di alluminio ereditata, che dona alle lasagne quel tocco in più.

Grazie a chi ieri sera ci ha preparato una cena con amore, il più bel regalo che si possa ricevere.

Basta poco, basta appunto... il pensiero.


Tortino al cioccolato, Pisa - Photo by me

Pasticcini di buon compleanno - Photo by me

Battezzati "Ciotolini", una mia creazione

La torta e il cielo di Londra - Photo by me 2010

Un buon cappuccino a ....Londra! - Photo by me 2010



martedì 27 marzo 2012

Caffé del Ponte Marino

Sono molto contenta di questo nuovo Caffé che ha aperto a Ravenna.

Caffè del Ponte Marino

In effetti mancava un luogo così, in cui traspare il gusto di chi l'ha creato, in cui bere un caffé in tranquillità diventa un po' una poesia. 






Chi ama lo stile country chic riconoscerà il tocco di Ferronil, un celebre negozio di mobili, complementi d'arredo e liste nozze di Ravenna.
Il gusto personale dei proprietari si riflette nell'arredamento di questo nuovo bar, in cui l'attenzione per i particolari incontra la gentilezza dei camerieri e la bontà dei cibi; ottime le brioches e fantastica la schiacciata siciliana, che scaldata si scioglie quasi in bocca.



Molti prodotti richiamano la tradizione siciliana e chiaramente non potevano mancare i cannoli. 
E' uno di quei posti in cui sembra quasi di sentire il profumo di cose buone, di quei cibi dimenticati e recuperati dalla tradizione, disposti con cura nelle vetrine.

La schiacciata


I cannoli




Gli aperitivi sono sempre diversi, questa sera per esempio ci saranno gli arancini e la settimana scorsa sono state scelte le ostriche con le... bollicine.
Vale la pena concedersi un momento di relax sulle poltroncine accanto alle riviste, anche per scegliere un calice di uno dei numerosi vini esposti su questa bellissima vetrina.





Se fare acquisti deve essere un piacere, perché non concedersi un caffè? 
E in questo modo poter vedere come il gusto di chi ci vende un oggetto, sia esso un mobile, un tavolino o anche solo una cornice, abbia veramente una personalità. 

Ferronil

Cornici Ferronil

Lo stile Ferronil


Amo molto lo stile Ferronil e consiglio a tutti di visitare il negozio; le cornici sono veramente adorabili, senza parlare degli specchi e dei pomelli applicabili a vari tipi di mobili. 
Comprerei qualsiasi oggetto ad occhi chiusi. 





Ferronil
Via Salara, 29
Ravenna

Caffè del Ponte Marino
Via Ponte Marino
Ravenna

venerdì 23 marzo 2012

Topazio - Ravenna

Topazio a Ravenna è uno di quei negozi di fiducia dove si può andare 
con la sicurezza di trovare sempre l'oggetto che si cerca.
Da più di 20 anni nel centro della città, Claudia Pagani gestisce questo angolino 
con il suo impeccabile gusto e con la sua passione.
E' una persona piena di sorprese, che questa mattina mi ha raccontato
il suo negozio: quando l'ha aperto e cosa significa gestirlo nel modo più appropriato.
E' lei stessa che crea le borse di pelle ed è piena di idee e inventiva;
lo si nota non appena si entra dagli oggetti ben disposti,
dalla cortesia con la quale si viene accolti e dal laboratorio ritagliato
in un angolo della stanza.


Borse by Claudia

Trovo che sia geniale vedere che la borsa o il bijoux che acquistiamo 
sia stato costruito proprio in quel piccolo tavolo da lavoro, dalla stessa persona
che con tanta gentilezza ci aiuta a trovare ciò che cerchiamo.
Sono tutti pronti per creare : la macchina da cucire, i fili 
colorati, le perline, le stoffe.







Come non rimanere incantati anche dalla parete dedicata ai bimbi?



Dolcissimi asciugamani, album per le foto, orsetti e tanto altro,
colpiscono il cuore di chiunque appena si entra.

Claudia mescola gli oggetti creati da lei con tanti altri che acquista da
diversi produttori, spagnoli, francesi e artigiani italiani.
Il suo gusto è ovunque, anche nelle bellissime cornici che 
espone nelle mensole alte sopra al bancone.

Collezione in alluminio riciclato

Orecchini a forma di macaron

Bigiotteria spagnola

Il gusto francese

Oltre a tutto questo nel negozio è presente anche una selezione di 
abitini e molti oggetti per la cucina o per il bagno; senza contare i profumati bagnoschiumi e creme,
in queste confezioni sui toni del bianco e del grigio.





Cornici

Portafoto

Abiti e gruccie

Da tanti anni compro qui regali, bigiotteria e cornici e sono sempre stata contentissima.
Come avrei fatto a non comprare nulla anche oggi?

Bottiglietta "EAT ME", all'interno tanti piccoli macarons

TOPAZIO
di Claudia Pagani
Viale Baracca, 48
Ravenna
Facebook: Topazio Ravenna